Il teatro

La storia

 

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Il Teatro Sant’Andrea ha di recente compiuto cent’anni, una storia che parte nel 1913 e attraversa due conflitti mondiali fino ad arrivare ai giorni nostri. Fu Don Luigi Pessina ad iniziare, quasi dal nulla, l’attività filodrammatica, quale scuola di vita e di divertimento istruttivo per i giovani che andava radunando nell’oratorio. Nell’edificio che, almeno in parte, è lo stesso che ancora oggi accoglie il teatro, il dinamico Don Pessina “incominciò con le recite. […] Il teatro era sempre pieno. Non vi erano allora altri divertimenti e venivano da tutti i paesi vicini per gustare lo spettacolo… dipinse tutti gli scenari e quando una recita reclamava uno scenario nuovo, era lui a dipingerlo.” – scriveva la sorella Carolina. 

 

Come lui tante figure di rilievo si sono avvicendate nel corso di questo secolo e hanno contribuito a rendere il Teatro e la Compagnia quelle grandi istituzioni che sono ora. In questi cento anni la Compagnia, che ha cambiato più volte nome ma mai spirito, ha messo in scena diverse tipologie di testo. Partita come la “compagnia dell’oratorio” che metteva in piedi piccoli sketch domenicali (uno a settimana), si è evoluta, portando sul palco testi di rilievo, spaziando in ogni campo.

 

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La sezione di testi più antica, che ha aperto la strada ad una lunga tradizione, è quella del “Milanese”: molti testi in dialetto milanese sono stati rappresentati sul nostro palcoscenico, primo su tutti il pluri-rappresentato ed acclamato “El Barchett de Boffalora”.

Anche i testi così detti “in lingua” hanno avuto il loro successo: ricordiamo “Tre topi grigi” (meglio conosciuto come “Trappola per topi”) di Agatha Christie, la prima rappresentazione per uomini e donne insieme, e anche “Rumori fuori scena”, una commedia brillante in tre atti che ha dato non poco filo da torcere ad attori e regista, rivelandosi un grande successo.

Dal 1989-90, ebbe inizio la stagione dei Musical. Nel ’90 il primo – riuscitissimo – esperimento: il famoso “Aggiungi un posto a tavola” e in anni più recenti “Grease”.

 

Oggi, il Teatro Sant’Andrea conta tra le sue file, oltre alla Compagnia degli adulti – che continua a distinguersi per la rappresentazione delle sue opere in dialetto milanese – la Compagnia dei giovani, che prosegue la sua attività di commedie musicali e spettacoli più “impegnati”; il “Gruppo teatrale degli adolescenti” e la “Compagnia dei piccoli”, che portano avanti il progetto educativo dell’arte filodrammatica iniziato un secolo fa dal buon Don Pessina: “Il teatro in oratorio è attentamente considerato come uno strumento educativo e non soltanto come una attività ricreativa fine a se stessa. Grazie alla sua impostazione… spinge a superare timidezze e paure e cerca di limitare forme di protagonismo… I valori qui trasmessi non sono dunque validi soltanto sul palcoscenico, ma risultano decisivi in tutti gli altri ambiti della vita.” – Progetto educativo O.S.A. – 2011

 

Nel 2012 al Teatro Sant’Andrea è stato riconosciuto l’Attestato di Benemerenza Civica. L’attestato recita:

“La parrocchia di via Crema edificò cent’anni fa un teatro che, in tutti questi anni, ha potuto regolarmente proseguire la sua opera culturale grazie alla sua compagnia teatrale, attraversando anche periodi difficile come le due guerre mondiali. In occasione dell’anno del centenario, la programmazione riguarderà nuovi spettacoli, attività storiche e rievocati da offrire ai cittadini della zona. Il Teatro è stato inoltre palestra per volti noti e famosi nel mondo dello spettacolo come Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Cardarelli, curatore della Compagnia “Quelli di Grock” e animatore del Gabibbo.”